Gli Istruttori di Italia Krav Maga si dissociano da tutte le Organizzazioni, Federazioni e Scuole di Krav Maga presenti sul territorio Italiano e dagli Istruttori di Krav Maga che:
“…il Krav Maga è un sistema di combattimento estremo, nato in ambienti militari per esigenze di sopravvivenza, ultimo ritrovato per eliminare qualsiasi aggressore. Un micidiale sistema di autodifesa, il miglior metodo di close combat militare mai ideato e codificato.”
Questo, e tanto altro ancora, si dice per descrivere il Krav Maga.
Ma quanti veramente conoscono questa disciplina nata non negli anni quaranta del secolo scorso ma almeno un ventennio prima? Quanti sanno dove, come e perché il Krav Maga, o meglio l’autodifesa Israeliana, è nata?
Italia Krav Maga è guidata da Istruttori che sono stanchi di sentir parlare in modo errato della disciplina che da decenni significa un’opportunità in più per sopravvivere in un territorio spesso ostile: Israele.
Per andare alle origini del Krav Maga lo studiamo e lo pratichiamo seguendo i sani princìpi che lo caratterizzano da sempre e non riteniamo che tutti quelli in grado di dare un calcio o un pugno siano in grado di divulgarlo correttamente.
Come un tempo, quando per essere esperti di Karate si credeva bastasse saper rompere tavolette di legno. Come ora, che non basta essere esperti di Karate, o di altre discipline marziali, per saper divulgare correttamente le tecniche ed i principi del Krav Maga. Proprio, e anche, perchè il Krav Maga non è un’arte marziale tradizionale non deve e non può essere insegnata come se lo fosse.
Un sistema di difesa personale efficace deve essere semplice ed istintivo, con un filo logico e conduttore sul quale costruire tutte le tecniche, anche le più avanzate.
Non è infatti possibile insegnare 300 tipi di difese contro 300 tipi di attacchi diversi perché, sotto stress, è quasi impossibile pescare dalle 300 difese quella giusta e appropriata per quella determinata situazione, se non è istintiva e se non segue semplici e pochi principi base.
Poi, se foste aggrediti con l’aggressione numero 301? Più opzioni vogliono dire più tempo per scegliere quella giusta e questo, per strada, potrebbe rivelarsi fatale.
Un sistema di difesa personale non nasce dalla sommatoria di tecniche prese qua e là dalle diverse arti marziali. Sarebbe troppo facile e potrebbe non funzionare in situazioni reali.
Sarebbe come pretendere di preparare una cena composta da antipasto, primo, secondo, contorno, dessert, frutta, caffè, vini e liquori, mettendo tutti gli ingredienti previsti nel menu in un unico contenitore e agitarlo per bene, affinché ne escano i piatti già pronti da servire in tavola.
Il Krav Maga, o Kapap Lotar (è la medesima cosa), come il Karate di un tempo, è ben altro che ammazzare di botte o ferire gravemente una persona. Ma forse a tanti fa più comodo diffondere un’immagine diversa e che stimoli, appunto, l’immaginario collettivo, e siccome si sa che in pubblicità i veicoli migliori per vendere un prodotto sono il sesso e la violenza, ecco che il Krav Maga diventa il simbolo di quanti si sentono giustizieri della notte o novelli membri di un fantomatico Fight Club. No. In Israele e in America, dove Istruttori altamente specializzati insegnano la disciplina a tutti i livelli nel rispetto di tutti e delle diverse esigenze, lo scopo fondamentale è creare persone che abbiano più sicurezza in loro stessi e che non abbiano, dunque, il bisogno di dimostrare niente agli altri, nel bene e nel male. Per questi motivi Italia Krav Maga non parla di tecniche micidiali che uccidono ma di sicurezza, di prevenzione e, in ultima analisi, di combattimento con inevitabile contatto e neutralizzazione di un eventuale aggressore.
La nostra filosofia è un’altra.
La nostra ricerca è diversa.
La nostra è una ricerca continua nella speranza di rendere questo mondo un luogo più sicuro dove vivere.
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